Scopri i formati e le varietà disponibili

Formati

1 pianta in vaso 10

Disponibile da fine ottobre a metà maggio
H744


Varietà

Aglione (ecotipo della Val di Chiana)

L'Aglione della Valdichiana (A. ampeloprasum) è un'eccellenza toscana che da anni ha catalizzato l'interesse dei grandi Chef e più recentemente anche la curiosità di tanti appassionati dell'orto. È molto apprezzato il suo sapore estremamente delicato rispetto alle varietà comuni. Il grande bulbo in condizioni ottimali può raggiungere gli 800 gr di peso. Come ogni aglio che si rispetti tollera il freddo, sopportando anche le forti gelate. Nel mese di maggio la pianta emette lo scapo fiorale (bocciolo o "tallo") che deve essere tagliato al più presto (e che si può utilizzare in cucina). Il bulbo si raccoglie tra giugno e luglio, all’ingiallimento della vegetazione. In condizioni di stress ambientali (oppure in caso di carenze idrica o nutrizionale) l'aglione può formare un unico bulbo tondeggiante di piccole dimensioni, come le cipolle (che volendo si potrà mettere a dimora in autunno, per produrre un bellissimo aglione nella primavera successiva). Concimare l'Aglione con un buon fertilizzante NPK al momento dell'impianto, da distribuire nuovamente a fine inverno. In caso di siccità irrigare settimanalmente tra marzo e maggio, evitando i ristagni.

Disponibilità
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic

Le varietà e l'utilizzo

Il sapore: nella gamma Orto Mio ci sono le varietà classiche (Allium sativum), dal sapore più e meno intenso: dal gusto marcato del bianco Garcua, al meno forte Gardos (tipo rosso di Sulmona), e anche il delicato Aglione (Allium ampeloprasum).

Per allontanare i parassiti dell’orto: le proprietà dell’aglio si possono sfruttare anche per rinforzare le resistenze naturali degli ortaggi verso alcune avversità. Utilizzato preventivamente può aiutare nella lotta a parassiti sia animali e fungini. Da solo oppure in abbinamento con altri prodotti naturali (come la polvere di peperoncino piccante) può limitare afidi, aleurodidi, nematodi radicali e addirittura le arvicole.

  • Contro i parassiti fogliari si può distribuire come macerato o decotto, nebulizzato sulla vegetazione per prevenire afidi, tignole, cocciniglia.
  • Contro i nematodi radicali è più pratico utilizzare l’estratto di aglio disponibile sul mercato, interrato nelle aiuole da proteggere.
  • Contro le arvicole, nei periodi più critici per gli attacchi (periodo invernale) si irrighino periodicamente le piante da proteggere con macerato di aglio.

 

I consigli di coltivazione

ESPOSIZIONE

L’aglio predilige l’esposizione in pieno sole, ma tollera posizioni di mezz’ombra per alcune ore nel corso della giornata.  

TEMPERATURA

Pianta molto adattabile, l’aglio tollera le temperature rigide invernali (anche oltre -10°) e anche il caldo primaverile. La temperatura ottimale di accrescimento è di 15-25°, quella di bulbificazione di 18-20°.

TERRENO

L’aglio predilige i terreni di medio impasto ben dotati in sostanza organica, ma non disdegna anche quelli poco argillosi. Gradisce pH preferibilmente tra 6-7, ma tollera i terreni calcarei. Nei suoli sabbiosi offre buoni risultati con concimazioni adeguate ed irrigazioni regolari in caso di siccità. I terreni molto pesanti (“forti” o argillosi) sono i meno adatti all’aglio, dove è necessario coltivarlo su aiuole rialzate. Un ottimo drenaggio permette di prevenire i ristagni che provocano il marciume dei bulbi. È consigliabile attendere 4 anni prima di trapiantare l’aglio (o altre liliacee come cipolla, porro, scalogno, ecc.) nei terreni dove lo si era coltivato in precedenza. Il terreno deve essere lavorato con la vanga per 25-30 cm di profondità (meglio arrivare a 40 cm per l’Aglione).

TRAPIANTO

Distanze: il sesto consigliato per le varietà classiche è di 15 cm sulle file e 30 cm tra le file, mentre l’Aglione si trapianta a distanza di 25 cm sulla fila e 50 cm tra le file.

Epoca: l’epoca ideale di messa a dimora dell’aglio va dalla metà di novembre a marzo, ma si possono ottenere buoni risultati anche successivamente, curando in modo scrupoloso la coltivazione.

CONCIMAZIONE

A differenza di quanto si possa credere, l’aglio richiede un’attenta concimazione per dare i migliori risultati (specialmente nei terreni meno fertili). La sostanza organica va gestita con attenzione, apportandola alla coltura precedente o al più tardi nell’autunno che precede la coltivazione dell’aglio, ma è da evitare in prossimità del trapianto. L’aglio si giova dell’apporto di zolfo. Le concimazioni azotate di copertura sono importanti, ma senza esagerare, per non provocare eccessi di vegetazione a discapito del bulbo.

Tre o quattro settimane prima del trapianto in campo si effettua la concimazione di fondo, con un fertilizzante minerale NPK più ricco in fosforo (P) e potassio (K) che in azoto (N) (es N:P:K 1:2:3 oppure 1:2:2), con interramento superficiale, nei primi 10-20 cm di terreno.

In caso di trapianto autunnale, dopo la concimazione iniziale, si interverrà nuovamente con fertilizzante minerale NPK (a titolo 3:1:2 o 3:1:1) alla ripresa vegetativa di fine inverno e ancora alla 5°-6° foglia.

IRRIGAZIONE

Le esigenze idriche dell’aglio variano in base alle caratteristiche del terreno, alla fase di sviluppo delle piante, alle temperature e all’andamento climatico. Bisogna essere pronti ad intervenire in caso di siccità per evitare forti stress alle piante. Nelle annate con precipitazioni regolari, normalmente l’acqua piovana è sufficiente per la coltura. Nelle primavere siccitose, nella fase di ingrossamento del bulbo (tra aprile e giugno), è fondamentale effettuare annaffiature settimanali, che garantiscano una maggiore accrescimento ma è fondamentale evitare gli eccessi idrici perchè l’aglio teme i ristagni.

L’apporto d’acqua verrà sospeso 15 gg prima della raccolta per garantire una migliore qualità e conservabilità dei bulbi.

CURE COLTURALI

Sarchiatura: l’aglio richiede interventi periodici di zappettatura superficiale tra le file, che permettono di eliminare le malerbe ed ossigenare le radici.

Eliminare i talli: nel mese di maggio alcune varietà come l’aglio rosso e l’aglione emettono lo scapo fiorale (tallo) dal centro del fusto. È un evento normale e il tallo deve essere tagliato subito affinché non possa limitare l’accrescimento del bulbo.

RACCOLTA

Una raccolta anticipata di aglio giovane si può effettuare tra maggio e i primi di giugno, quando la vegetazione è ancora verde ma i bulbi hanno già raggiunto una buona dimensione; l’aglio, raccolto così precocemente è da utilizzare in poche settimane, per consumo fresco.

L’aglio da conservare per l’inverno si estirpa dal terreno dopo la metà di giugno. Il momento giusto per la raccolta si manifesta con la presenza di foglie ingiallite o secche alla base della pianta. Dopo l’estirpazione, lasciare i bulbi all’aria per 3 settimane in posizione ventilata e al riparo dalle piogge. Successivamente riporli in luogo asciutto e riparato per una conservazione ottimale.