Il fagiolino (Faseolus vulgaris) appartiene alla famiglia delle leguminose, come cece, fagiolo, fava, pisello e tanti altri. Pur nascendo come pianta coltivata da semina diretta, sempre più appassionati coltivano con soddisfazione questo legume a partire dalle piantine, perché permettono di evitare il problema delle fallanze per problematiche stagionali e di germinabilità e di utilizzare le migliori varietà del mercato professionale.
Esistono varietà nane, con piante compatte, di comoda gestione in fase di coltivazione, oppure rampicanti (nella gamma il “Metro”), da fare crescere su tutori. Nella gamma Orto Mio, oltre ai migliori fagiolini verdi, sono disponibili anche i gialli e quelli viola, più facili da individuare tra la vegetazione, in fase di raccolta. Il fagiolino è molto utilizzato anche conservato in congelatore per l’inverno. Come le altre specie della famiglia, arricchisce il terreno di azoto.

I consigli di coltivazione

ESPOSIZIONE

Il fagiolino esige esposizione in pieno sole.

TEMPERATURA

Le temperature tra 17-25°, sono quelle ideali per lo sviluppo del fagiolino.  Le piante arrestano la crescita a 10°.Sopra i 35° si riduce la fioritura e si verifica la cascola fiorale e aborti dei piccoli embrioni. Temperature tra 0/-1, provocano la morte delle piante.

TERRENO

Si adatta a tutti i tipi di terreno ma preferisce quelli di medio impasto, fertili e ben drenati. Non tollera i ristagni. Gradisce pH tra 6-7,5. Lavorare il suolo accuratamente fino a 25-35 cm di profondità. È consigliabile attendere 2-3 anni prima di trapiantare i fagiolini dove sono stati coltivati altri legumi in precedenza.

TRAPIANTO

Distanze: il sesto consigliato per il fagiolino nano è di 10 cm sulle file e 50 cm tra le file, mentre 20 cm x 70 cm il fagiolino rampicante.

Epoca: il fagiolino si può mettere a dimora tra marzo (protetto) e agosto.

Scalarità: per raccogliere il fagiolino con continuità per tutta la primavera e l’estate, è consigliabile effettuare un trapianto al mese da marzo ad agosto. 

Protezione: riparare i trapianti di inizio primavera con nylon o tnt, per un raccolto più precoce e per evitare i danni da ritorni di freddo.

CONCIMAZIONE

Pur essendo un legume (pianta azoto fissatrice), il fagiolino richiede concimazioni limitate solo in terreni molto fertili e quando segue coltivazioni concimate molto generosamente, dove di norma è sufficiente l’apporto di un fertilizzante NPK ricco in fosforo (es. 1-3-2), prima del trapianto. Nei terreni poveri è utile la concimazione con stallatico, 3-4 settimane prima della messa a dimora, aggiungendo pollina + NPK, nella settimana che precede il trapianto.

IRRIGAZIONE

Il fagiolino è molto sensibile alla carenza idrica e deve essere irrigato frequentemente nei periodi caldi, ma con quantità moderate, perché patisce i ristagni. È fondamentale evitare che patisca la sete in fase di fioritura e allegagione.

CURE COLTURALI

Sarchiatura: la sarchiatura periodica tra le file è un intervento superficiale da effettuare con la zappa per eliminare le malerbe e arieggiare il terreno. L’operazione si effettua ogni 15-20 giorni e si sospende quando le piante sono ben sviluppate.

Pacciamatura: coprire il terreno con uno strato di paglia, a partire dalla metà di giugno, è utile per conservare l’umidità del suolo e per eliminare le infestanti.

Tutori: i fagiolini nani non richiedono tutori, mentre quelli rampicanti (Metro), necessitano di sostegni alti almeno 2 metri. Per questo scopo sono sempre più utilizzate le reti di materiali plastici.

RACCOLTA

La raccolta dei fagiolini si inizia circa 50 giorni dopo il trapianto (70 gg per il Metro) e normalmente si protrae per circa un mese per i fagiolini nani, mentre più a ungo per i rampicanti. Quando i baccelli sono ben sviluppati, ma ancora teneri, si inizia la raccolta. Attendendo troppi giorni, la qualità peggiora: i semi all’interno ingrossano, induriscono e potrebbe formarsi il “filo”. I baccelli si staccano recidendo con le unghie il breve peduncolo al quale sono attaccati. L’operazione deve essere effettuata delicatamente, senza danneggiare le piante. I fagiolini in piena produzione si raccolgono almeno 2 volte a settimana.