Il finocchio (Foenicolum vulgare) appartiene alla famiglia delle Ombrellifere, come carota, prezzemolo e sedano. È sicuramente tra gli ortaggi più amati e salutari per raccolta autunnale, coltivabile anche in primavera, utilizzando le varietà adatte.
È una pianta molto affascinante, che concimata e irrigata in modo opportuno, offre grandi soddisfazioni. Alcuni aspetti della sua coltivazione sono ritenuti misteriosi (come la prefioritura o l’esistenza di piante "maschi" e "femmine”), ma hanno spiegazioni non troppo complicate. Seguendo scrupolosamente i consigli di coltivazione è possibile per tutti ottenere buoni risultati. I finocchi della gamma Orto Mio sono molto apprezzati per il sapore tipico e l’assenza di fibrosità e spugnosità. Non necessitano della rincalzatura per l’imbianchimento essendo “autoimbiancanti”.

I consigli di coltivazione

ESPOSIZIONE

Il finocchio gradisce esposizione in pieno sole.

TEMPERATURA

Il finocchio ha condizioni di crescita ottimali tra 15-24°. Al di sotto dei 4° si arresta lo sviluppo. Tollera le temperature prossime a 0°, con protezione di TNT. Temperature superiori ai 30°, per più giorni, così come i forti sbalzi termici, possono favorire la pre fioritura.

TERRENO

Il finocchio si adatta a tutti i tipi di terreno, ma preferisce quelli sciolti o di medio impasto, ricchi di sostanza organica ed elementi nutritivi, ben drenati. Gradisce pH tra 6-7,5. Il suolo deve essere lavorato fino ai 30 cm di profondità e ben livellato. Nei terreni argillosi è consigliata la coltivazione su aiuole rialzate, per prevenire i ristagni. Attendere 3 anni prima di trapiantare finocchi negli appezzamenti dove sono state coltivate altre ombrellifere in precedenza.

TRAPIANTO

Distanze: il sesto consigliato è di 25 cm sulle file e 40-60 cm tra le file. Nei terreni più fertili si disporranno i sesti più radi. Il trapianto con distanze troppo fitte è tra le cause di scarso sviluppo dei grumoli.

Tecnica: dopo aver bagnato abbondantemente il terriccio, estrarre delicatamente le piantine dal pack, facendo pressione con le dita dall’esterno, per facilitare la fuoriuscita delle radici, senza danneggiarle.

Scalarità: per raccogliere il finocchio tutto l’autunno, è necessario metterlo a dimora in modo scalare:2-3 trapianti, ogni 10-15 giorni, nel periodo ideale della propria area climatica, iniziando con quantità più moderate, per arrivare a quelle maggiori, una settimana prima di fine periodo.

Epoca: marzo-aprile è il periodo di trapianto più favorevole, per la raccolta primaverile. L’epoca di trapianto ideale, per la raccolta autunno-invernale è:

  • nord: da fine luglio a fine agosto (dal 5-15 settembre in serra)
  • centro (interno): da agosto a metà settembre
  • centro-sud: da metà agosto a metà ottobre
  • alta collina e montagna: giugno-luglio

In pianura i trapianti da maggio a luglio sono i più critici per la salita a fiore.

CONCIMAZIONE

Il finocchio richiede una generosa concimazione pre trapianto. La nutrizione carente è la principale causa di finocchi stretti e appiattiti (le cosiddette” femmine”). Due o tre settimane prima del trapianto, si apporterà pollina e concime NPK ricco in azoto (es. 3-1-1, o in alternativa: letame maturo+pollina+agrogel). Nel corso della coltivazione, si potrà intervenire nuovamente, dopo 1 mese, con borlanda e agrogel. In caso di crescita stentata, apportare stallatico macerato, ripetendo in caso di necessità dopo 2 settimane. Nei primi trapianti estivi, sono consigliati fertilizzanti ricchi in azoto (es pollina-agrogel), che favoriscono una partenza immediata, riducendo il pericolo di pre fioritura causata dallo stress.

IRRIGAZIONE

Il finocchio richiede irrigazioni molto frequenti, specialmente in piena estate, ma senza ristagni: il terreno dovrà asciugarsi appena in superficie, prima di un nuovo intervento. In autunno si diraderanno gli interventi, ma con quantitativi maggiori. Il terreno dovrà essere mantenuto fresco dalla fase di ingrossamento dei grumoli. Gli stress idrici favoriscono la pre fioritura.

CURE COLTURALI

Cimatura al trapianto: nel periodo estivo, le piantine, si avvantaggiano della cimatura della parte finale delle foglie, con le forbici, a 10-12 cm di lunghezza. Ridurrà lo stress di attecchimento, evitando che, con le prime irrigazioni, le foglie restino intrappolate nel terreno.

Sarchiatura: la sarchiatura periodica tra le file è un intervento da effettuare con la zappa, per eliminare le malerbe, arieggiare il terreno e mantenere l’umidità. L’operazione si effettua ogni 15 giorni e si sospende quando le piante sono ben sviluppate. È opportuno ripeterla anche dopo le precipitazioni, la concimazione e nelle zone dove si evidenziassero ristagni.

Protezione con TNT: nei trapianti primaverili di marzo, il finocchio si giova della protezione con TNT, appoggiato su archetti, fino a metà aprile. In previsione delle prime gelate, in prossimità della raccolta, la protezione con doppio TNT è molto importante, perché permette di prolungare la disponibilità delle varietà di finocchio tardive (finchè il gelo non è troppo intenso).

Ombreggiamento al trapianto: nei trapianti estivi, il TNT o altri materiali possono venire utilizzati come ombreggianti (foto 1), per circa 2 settimane, per velocizzare l’attecchimento e ridurre il rischio di pre fioritura.  

Rincalzatura: benchè sia un’operazione tradizionale tra le più pubblicizzate, non è una pratica fondamentale nella coltivazione del finocchio, perché le varietà moderne non ne necessitano per l’imbianchimento. Offre il vantaggio di arieggiare il terreno e di salvaguardare parzialmente l’integrità dei grumoli in occasione di piccole gelate (utile qualora non fossero riparati con TNT). La rincalzatura (foto 2) si effettua accumulando il terreno alla base delle piante, a coprire quasi completamente i grumoli.

RACCOLTA

I tempi di maturazione: per sapere approssimativamente quando saranno pronti i finocchi, basterà aggiungere alla data di trapianto i giorni del ciclo della varietà, indicati nelle confezioni delle piantine. Le situazioni di stress potrebbero far posticipare la maturazione. Dopo alcuni giorni dalla data di maturazione ipotetica, il finocchio normalmente sale a fiore (in particolare nella coltivazione primaverile e nei primi trapianti estivi), quindi bisogna apprestarsi rapidamente alla raccolta.

Segnali di maturazione: quando il grumolo è ben formato e delle dimensioni di una pallina da tennis, si può iniziare la raccolta. È bene non attendere a lungo, affinchè anche le guaine esterne restino turgide e croccanti.

Come raccogliere: il finocchio pronto (foto 3) si raccoglie tagliandolo alla base con un coltello. Si eliminano le guaine esterne più danneggiate, accorciando le altre, lasciando gambi di 5-10 cm.

La conservazione: il finocchio si mantiene in frigorifero a 3-5° per 5- 10 giorni. È possibile conservarlo in congelatore, anche da cotto.