Il cavolo cappuccio (Brassica oleracea c.) appartiene alla famiglia delle Crucifere, come rucola, ravanello, cima di rapa, mizuna, mustard, colza e tutti gli altri cavoli. È tra gli ortaggi più coltivati nella stagione autunno-invernale, ma diverse varietà si possono raccogliere anche in primavera ed estate. I cavoli cappucci sono tra le brassiche più facili da coltivare, grazie alla grande resistenza ed adattabilità. Si possono coltivare fino a 2000 metri di altitudine. Esistono anche varietà con foglie viola, molto ricche di antociani, antiossidanti preziosi per la salute.

I consigli di coltivazione

ESPOSIZIONE

Il cavolo cappuccio predilige esposizione in pieno sole, ma alcuni producono bene anche a mezz’ombra, (con almeno 6 ore di sole diretto al giorno). Maggiore è il sole a disposizione e migliori saranno i risultati produttivi.

TEMPERATURA

I cavoli cappucci hanno condizioni di crescita ideali tra 15-22°, ma sono molto adattabili. Resistono fino a -3°e le varietà più tolleranti al caldo, in estate, fino a oltre 35°. I cavoli tardivi normalmente sono molto tolleranti al gelo, fino a -5/-10°. È consigliabile proteggere le piante con tnt bianco quando le temperature si avvicinano a 0°, sia in primavera che in autunno.

TERRENO

I cavoli si adattano facilmente a tutti i tipi di terreno ma preferiscono quelli fertili, freschi e ricchi di sostanza organica, ben drenati. Gradisce pH tra 6-7 ma produce a anche con pH 7,5. È consigliabile attendere 3 anni prima di trapiantare i cavoli dove sono stati coltivati in precedenza.

TRAPIANTO

Distanze: il sesto consigliato per il cavolo cappuccio è di 35-50 cm sulle file e 50-70 cm tra le file. Per le varietà più vigorose e nei terreni più fertili e concimati si disporranno i sesti più radi.

Epoca: i cavoli cappucci si possono mettere a dimora tra fine inverno e la primavera, per raccolta primaverile-estiva. Il trapianto estivo è quello più praticato, per la raccolta autunno invernale. L’epoca di trapianto più favorevole per la raccolta autunno-invernale è da fine luglio a tutto agosto al centro-nord e agosto-settembre al sud. Nelle aree di alta collina e montagna i trapianti si effettuano tra maggio e i primi giorni di luglio. Effettuando trapianti estivi con varietà a ciclo diverso (dai 60 agli oltre 100 giorni), si avrà un raccolto scalare e prolungato in autunno e inverno. L’eccessivo ritardo nella messa a dimora può dar luogo a risultati non pienamente soddisfacenti.

Varietà: le varietà precoci si possono raccogliere anche in estate. Per un raccolto prolungato e scalare nel tempo è consigliabile trapiantare contemporaneamente più varietà, con differente ciclo di maturazione, oppure effettuare 2 trapianti, distanziati di 15-20 giorni.

CONCIMAZIONE

Il cavolo richiede concimazioni generose. Si avvantaggia di una concimazione di fondo ricca, con stallatico (oppure pollina, compost o agrogel) e un concime NPK ricco in potassio (N:P:K 1:1:3 o 1:1:2) con zolfo (S) calcio (Ca) e Boro (B). Nel corso della coltivazione si potrà intervenire nuovamente con prodotti NPK più ricchi in azoto (N), qualora le piante crescessero stentatamente), oppure in potassio (K), qualora le piante risultassero eccessivamente vigorose. Evitare gli eccessi di azoto, che fanno vegetare troppo le piante, rendendole più sensibili ai patogeni.

IRRIGAZIONE

Il cappuccio soffre sia la siccità che i ristagni. Gradisce irrigazioni frequenti nelle prime settimane dopo il trapianto (indicativamente 2-3 volte a settimana nei periodi più caldi), con quantità moderate, che mantengano il suolo umido, ma senza ristagni. Poi si potranno diradare gli interventi, aumentando le quantità (indicativamente 1-2 volte alla settimana nei periodi più freschi, 1-3 volte a settimana in estate). Le piante dovranno essere irrigate più abbondantemente, evitando la carenza d’acqua, in fase di ingrossamento della testa.

CURE COLTURALI

Sarchiatura: la sarchiatura periodica tra le file è un intervento superficiale da effettuare con la zappa per eliminare le malerbe, arieggiare il terreno e mantenere l’umidità. L’operazione si effettua ogni 15-20 giorni e si sospende quando le piante sono ben sviluppate. È opportuno ripeterla anche dopo precipitazioni, dopo la concimazione e nelle zone dove si evidenzino ristagni.

Protezione dal freddo e dal sole: nei trapianti primaverili ed estivi, i cavoli si giovano di una protezione con TNT per alcuni giorni dopo il trapianto. Nelle stagioni intermedie in caso di periodi con temperature di 0-10°, la copertura con TNT permette di ridurre lo stress termico.

RACCOLTA

La raccolta dei cavoli si effettua quando le teste sono già ben sviluppate e piene. Facendo pressione con le dita sul pomo, deve risultare duro e compatto.

Calcolare i tempi: per sapere quando saranno pronti i cavoli, basterà aggiungere alla data di trapianto i giorni necessari per la raccolta, indicati nelle confezioni delle piantine. Eventuali situazioni di stress potrebbero far ritardare o anticipare la maturazione. Alcune varietà si mantengono a lungo in campo dopo aver raggiunto la maturazione.

Come raccogliere: il cavolo cappuccio si raccoglie con un grande coltello, tagliando 5-10 cm sotto la testa. Non attendere troppo a lungo in particolare per le varietà precoci, per limitare i rischi di spaccature. Dopo la raccolta si estirpa il fusto delle piante.