L’ocra o gombo (Abelmoschus esculentus) appartiene alla famiglia delle malvacee. È una pianta di origine tropicale dai fiori appariscenti, coltivata in molti paesi del mondo, dall’Asia all’Africa, all’Europa orientale. I baccelli, raccolti quando sono ancora teneri, sono utilizzati per fritture, stufati e zuppe. È una pianta molto vigorosa e robusta, che necessita di elevate temperature. È facile da coltivare per la sua tolleranza al caldo e siccità. Non richiede tutori né potature.

I consigli di coltivazione

ESPOSIZIONE

L’okra esige esposizione in pieno sole.

TEMPERATURA

Le temperature tra 18-30°, sono l’ideale per la crescita dell’ocra, che è una pianta che teme le temperature fresche. La pianta si sviluppa al meglio quando non si scende sotto i 15°.

TERRENO

L’okra si adatta a tutti i tipi di terreno ma preferisce quelli profondi, leggeri e ben drenati. Non tollera i ristagni. Gradisce pH tra 6-7,5. È consigliabile attendere 3 anni prima di trapiantare l’ocra dove è stata coltivata in precedenza.

TRAPIANTO

Distanze: il sesto consigliato è di 100 cm sulle file e 150 cm tra le file.

Epoca: l’okra si può mettere a dimora tra fine aprile e giugno, quando il pericolo di ritorni di freddo è superato.

CONCIMAZIONE

L’okra non richiede concimazioni importanti, solitamente è sufficiente l’apporto di stallatico e un fertilizzante NPK ricco in potassio (es. N:P:K 1:1:2) al trapianto, da ripetere mensilmente.

IRRIGAZIONE

L’okra richiede irrigazioni moderate subito dopo il trapianto, attendendo sempre l’asciugatura della superficie del suolo, specialmente in caso di temperature esterne fresche. Bagnature costanti nei periodi caldi, dall’inizio della fioritura e per tutto il periodo della produzione. L’okra non tollera i ristagni.

CURE COLTURALI

Baulatura: coltivare su aiuole rialzate di 10-20 cm è particolarmente importante nei suoli argillosi, per favorire il drenaggio dell’acqua in eccesso.

Sarchiatura: la sarchiatura periodica tra le file è un intervento da effettuare con la zappa, nelle prime settimane dopo il trapianto per eliminare le malerbe e arieggiare il terreno. L’operazione si sospende quando le piante sono ben sviluppate.

Pacciamatura: la copertura del terreno con nylon scuro, è utile nelle prime settimane dopo il trapianto, per riscaldare il suolo e favorire una rapida radicazione e una produzione più precoce nelle primavere fresche.

RACCOLTA

La raccolta dei baccelli si effettua 5-6 giorni dopo la fioritura, quando sono ancora teneri e prima che i semi siano completamente sviluppati. Si interviene staccando i frutti 3 volte a settimana in piena produzione. Eventuali baccelli diventati vecchi e fibrosi, vanno staccati dalla pianta affinché non penalizzino la resa delle piante.