Scopri i formati e le varietà disponibili

Formati

12 piante in pack

Disponibile da metà aprile a inizio agosto
H527

Varietà

Oslo F1

Varietà gigante a ciclo tardivo, ideale per raccogliere porri di grande qualità dall'autunno sino a fine inverno. Ha un’elevata tolleranza alle basse temperature e allo svuotamento del fusto. Consigliata la protezione con tnt nei trapianti da marzo a maggio per riparare le piante dalla mosca minatrice. Si raccoglie dall’estate a fine inverno. Rincalzare le piante fino all'attaccatura delle foglie per ottenere una elevata superficie di fusto imbiancato.

Disponibilità
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic

Specie in evidenza

I consigli di coltivazione


ESPOSIZIONE

Il porro predilige esposizione in pieno sole, ma tollera la mezz’ombra per alcune ore al giorno. Necessita di 6-8 ore di sole diretto al giorno.


TEMPERATURA

Il porro ha temperature ideali di crescita di 13-24°. Tollera leggere gelate dopo il trapianto (ma è consigliabile proteggerlo con TNT nei trapianti precoci). Non teme le temperature rigide invernali in fase di raccolta, fino a oltre -10° per le varietà invernali. Resiste al caldo estivo, quando la crescita rallenta. Temperature tra 5-13° in epoca giovanile, protratte per oltre 20 giorni possono indurre la pre fioritura.


TERRENO

Il porro predilige i terreni di medio impasto molto ricchi in sostanza organica, ma si adatta a tutti i terreni, purché ben drenati. Gradisce pH preferibilmente tra 6-7. In terreni pesanti (“forti” o argillosi) è consigliabile coltivare su aiuole rialzate di 10-20 cm. Un buon drenaggio permette di prevenire i ristagni che provocano patologie radicali e favoriscono i marciumi. È consigliabile attendere almeno 3 anni prima di trapiantare il porro (o altre liliacee) nei terreni dove lo si è coltivato in precedenza. Il terreno deve essere lavorato con la vanga per 30-40 cm di profondità.


TRAPIANTO

Cimatura delle foglie: prima del trapianto è utile la cimatura della parte finale delle foglie, con le forbici, lasciando 5-8 cm di pagina fogliare.


Distanze: il sesto consigliato è di 10- 15 cm sulle file e 30- 50 cm tra le file.


Profondità: il porro si può trapiantare a profondità superiore rispetto alla cipolla (8-15 cm), possibilmente sul fondo di solchi, che faciliteranno la successiva operazione di rincalzatura. Il trapianto in profondità è da evitare nei suoli a rischio di ristagni.


Epoca: l’epoca ideale di messa a dimora del porro è tra marzo e settembre a seconda dell’area di coltivazione. I trapianti primaverili precoci danno una produzione anticipata ma sono i più rischiosi per la prefioritura e necessitano di protezione con tnt per prevenirla. I porri trapiantati da metà agosto a ottobre, verranno raccolti nella primavera successiva.


Protezione dal freddo: nel trapianto da febbraio ad aprile è consigliata la protezione con TNT, per ridurre i rischi di salita a fiore.


CONCIMAZIONE

Un abbondante quantità di sostanza organica matura (stallatico, pollina, agrogel, borlanda, compost) va apportata alcune settimane prima del trapianto.



  • La concimazione pre trapianto: 3-4 settimane prima del trapianto si effettua la concimazione di fondo, con stallatico, agrogel, pollina, compost e un fertilizzante minerale NPK (es 3-1-2), con interramento, nei primi 10-20 cm di terreno.

  • La concimazione di copertura: dopo la concimazione iniziale si potrà poi intervenire mensilmente con borlanda, agrogel o fertilizzante minerale NPK (a titolo 3:1:2 o 3:1:1).


IRRIGAZIONE

Dopo le prime settimane, quando a seconda delle temperature esterne e del terreno, può richiedere 1-3 irrigazioni a settimana (2-3 in estate), poi il porro necessita di irrigazione costante nei periodi siccitosi, con un’annaffiatura settimanale. È fondamentale evitare gli eccessi idrici, perché teme i ristagni. Nelle prime fasi di sviluppo è richiesta poca acqua (irrigazione solo all’occorrenza). Nelle annate con precipitazioni regolari, l’acqua piovana è sufficiente in fase di accrescimento e bisogna intervenire solo in caso di siccità, considerando che i bisogni crescono con le dimensioni delle piante.


CURE COLTURALI

Protezione: la protezione con reti a maglia fitta (e tnt a fine inverno), appoggiata su archetti sopra la coltivazione, permettono di prevenire gli attacchi della mosca del porro.


Rincalzatura: si effettua asportando il terreno tra le file con la vanga e accumulandolo alla base dei fusti, fino all’attaccatura delle foglie, iniziando 50 giorni dopo il trapianto e ripetendo l’operazione ogni 30 giorni. Il porro è tra le piante che si giovano maggiormente della rincalzatura, che permette di aumentare significativamente la quantità di bianco dei fusti, divenendo così più teneri e gustosi. Questa pratica, oltre all’imbianchimento offre anche altri vantaggi: eliminare le malerbe, ossigenare le radici e riparare i fusti dalle forti gelate in inverno.


RACCOLTA

Tempi: il porro, trapiantato tra marzo e luglio è pronto per la raccolta tra i 90 giorni del gigante e i 120 giorni dell’invernale. I porri trapiantati a fine estate maturano molto più tardivamente e si raccolgono tra aprile e maggio, prima di salire a fiore.


Come raccogliere: per raccogliere il porro si smuove il terreno attorno alle radici con la vanga o con la forca-vanga e si estrae il fusto, scrollando la terra. Poi si sfogliano le guaine più esterne, si recidono le radici e si taglia la parte terminale delle foglie, lasciandone 10-15 cm.



  • Conservazione in campo: quando è coltivato in estate, per raccolta autunno invernale, il porro può rimanere molto a lungo in campo a maturazione raggiunta, senza perdere qualità. Si scava con la vanga o la forca, man mano che necessita.  Il porro gigante può resistere in campo fino a metà inverno, quello invernale sino all’inizio della primavera. Con trapianti da fine estate a inizio primavera, il porro si raccoglie tra aprile e giugno e si deve estirpare prima dell’inizio della fioritura.

  • Raccolta anticipata: la raccolta del porro si può effettuare anche in fase giovanile, prima che abbia raggiunto le massime dimensioni; in questi casi conviene anticipare la rincalzatura delle piante che si desidera raccogliere prima. La raccolta anticipata è consigliabile anche qualora si osservasse che i porri stanno iniziando la pre fioritura (solitamente tra fine aprile e giugno). In questi casi è bene estirpare rapidamente le piante che iniziano a manifestare il problema, che si possono conservare in congelatore, tagliate a rondelle.