Tracheomicosi (Verticillium spp., Fusarium spp.)

Verticillium e Fusarium sono funghi che possono colpire tutti gli ortaggi, responsabili delle tracheomicosi,. Penetrano attraverso le radici, per poi diffondersi nei vasi, bloccando il flusso della linfa. Questi patogeni, sono presenti in molti terreni e non arrecano danni alle piante, quando l’equilibrio biologico è ottimale. La mancanza di rotazione e la carenza di sostanza organica nel suolo, sono tra le cause degli squilibri che ne favoriscono la proliferazione. Quando le piante vengono colpite, tendono ad appassire nelle ore calde del giorno, per riprendersi durante la notte. In molti casi alcune foglie ingialliscono (figura 1) e possono presentare aree necrotizzate (figura 2) e appassite (figura 3). Gli ortaggi a frutto affetti da tracheomicosi spesso ne manifestano i sintomi quando le bacche stanno per maturare. In pochi giorni la vegetazione può collassare e avvizzire (figura 4 - figura 5 - figura 6). In alcuni casi può essere colpita solo una porzione della pianta. Le piante colpite hanno degli imbrunimenti vascolari, che si possono evidenziare sezionando i fusti (figura 7 - figura 8). Quando l’infezione avviene in fase giovanile si assiste all’arresto dello sviluppo e successivo collassamento delle piante (figura 9).

Moltissimi pomodori della gamma Orto Mio hanno la resistenza a Verticillium e Fusarium (controllare le indicazioni sul sito nelle caratteristiche delle singole varietà). È fondamentale rivolgersi su queste varietà qualora si coltivassero i pomodori sempre nella medesima aiola senza la corretta rotazione.

Le varietà di melone Orto Mio, sono tutte resistenti a Fusariosi, mentre tra le angurie sono res. a Fusariosi le varietà Crimson Obla F1 e Sugar Baby Red Star F1.

Tra i cavoli, sono resistenti a Fusariosi i cappucci Green Lunar F1, Cheers F1 e Gintama F1 e la verza Madlene F1 (ex Mila) che sono utilizzabili anche negli orti dove non si riesce ad effettuare la corretta rotazione tra le brassiche.

La lattuga Sandalina è resistente a Fusariosi (figura 10).

Le piante innestate Orto Mio, sono tutte resistenti a Tracheofusariosi, grazie all’utilizzo di portinnesti che le rendono adattabili anche ai terreni più sfruttati.

Strategie per limitare i patogeni fungini del suolo
  • Negli orti, dove la rotazione è carente oppure assente, è importante scegliere anche le varietà Orto Mio resistenti a Fusariosi o alle “comuni patologie del suolo”, nelle specie dove sono disponibili (pomodori, meloni, cavoli).
  • Nelle aiuole dove si sono osservate gravi manifestazioni riconducibili a Verticillium o Fusarium, evitare di trapiantare la specie colpite e altre della stessa famiglia per 5-6 anni. In alternativa, utilizzare esclusivamente le piante innestate Orto Mio, oppure piante non innestate resistenti a questi patogeni.
  • La corretta rotazione delle colture, alternando nelle aiuole specie di famiglie diverse è una buona pratica che solitamente permette di evitare di incorrere in problemi legati alle malattie del terreno.
  • L’utilizzo costante di sostanza organica, insieme alla rotazione, contribuisce a mantenere il corretto equilibrio tra i microrganismi del suolo, limitando il rischio di proliferazione di funghi patogeni e altri parassiti. La sostanza organica deve essere ben matura, altrimenti potrebbe divenire un veicolo di trasmissione delle tracheomicosi.
  • Il sovescio con brassicacee, come Brassica juncea e B. carinata (o la distribuzione di sfarinati di queste specie), può limitare gli attacchi di fusariosi nei campi infetti.
  • La tecnica della solarizzazione è una pratica che consente di risanare il terreno, sfruttando il calore del sole nel periodo estivo. Un limite di questa tecnica è che richiede la sospensione della coltivazione negli appezzamenti trattati da giugno a fine agosto. In questo periodo, dopo aver lavorato finemente il suolo, lo si irrigherà e successivamente lo si coprirà con un nylon trasparente. Il forte innalzamento di temperatura che ne deriva permetterà di eliminare i patogeni.
  • I funghi micorrizici Trichoderma harzianum, applicati al momento del trapianto si legano alle radici degli ortaggi e possono limitare gli attacchi di alcune specie di Fusarium.