Le piante di peperoncini piccanti

Un pizzico di fuoco

che riscalda ogni piatto,

sapori e profumi che mettono allegria

 

L’utilizzo in cucina

È possibile sfruttare i peperoncini in tanti modi in cucina: freschi da crudi, congelati, per polveri, sottolio, marmellate e dolci. Ci sono varietà più adatte di altre per i diversi utilizzi (come segnalato nella loro descrizione), tuttavia è anche una questione di gusti e con alcuni accorgimenti i piccanti più adatti per determinate trasformazioni, si dimostrano ottimi anche per altre.

È consigliabile maneggiare con cautela i frutti dei “super piccanti” in particolare quando vengono tagliati, al fine di evitare che il succo venga a contatto con parti sensibili del corpo, come occhi e mucose. L’utilizzo di guanti e occhiali aiuta a prevenire sgradevoli sorprese. Nella preparazione delle polveri è opportuno lasciare riposare il prodotto macinato nel frullatore per alcuni minuti prima di aprirlo per travasarne il contenuto, affinché il gas in sospensione nell’aria non generi l’effetto “spray al peperoncino” nel malcapitato operatore.

La piccantezza

La capsaicina è la sostanza responsabile della piccantezza dei peperoncini ed è presente in concentrazioni molto diverse nelle differenti varietà. Per gustare appieno i piccanti è fondamentale conoscere il proprio livello di tolleranza alla capsaicina. Non è detto che chi non ama il sapore super piccante non possa comunque gustare i peperoncini “super hot”, magari in quantitativi molto limitati, per godere dei loro aromi, ma con un livello di piccantezza più blando.

Un accorgimento utile per chi volesse ridurre la piccantezza di un peperoncino, consiste nell’eliminarne la placenta costituita dai filamenti chiari all’interno del frutto, prima di consumarlo.

La piccantezza è strettamente legata alle caratteristiche della varietà coltivata ma è influenzata anche da fattori ambientali e di coltivazione: alte temperature e siccità solitamente aumentano la concentrazione della capsaicina, mentre l’eccessiva disponibilità di acqua in fase di accrescimento e la bassa escursione termica possono ridurla significativamente in alcune varietà, portandole talvolta a livelli di piccantezza quasi impercettibili.

La facilità di coltivazione

I piccanti hanno piante rustiche e adattabili, tuttavia alcuni peperoncini, rispetto ad altri facilitano nell’ottenimento di una buona produzione anche in condizioni non proprio favorevoli. Queste varietà sono le più adatte anche per i neofiti e sono segnalate nel sito come “facili da coltivare”. Le varietà “super hot” sono un po’ più esigenti ed è fondamentale seguire i suggerimenti di coltivazione, per raggiungere i migliori risultati produttivi.

I più ornamentali

Moltissimi peperoncini hanno il pregio di essere molto decorativi in piena maturazione. Esistono varietà tanto belle da non sfigurare al cospetto delle piante ornamentali in giardini e terrazzi, potendo competere anche con le fioriture, grazie all’evoluzione cromatica delle bacche nelle differenti fasi di maturazione. È facile creare bordure, accostando 3-5 piante della stessa varietà vicine tra loro, con altre di tipo, taglia e colore diverso.

I peperoncini per prevenire i parassiti dell’orto

La polvere di peperoncino piccante si può utilizzare anche come dissuasore contro alcuni parassiti dell’orto: contro le arvicole si può spargere nelle gallerie superficiali nei pressi delle colture più attrattive (carciofi, radicchi, patate ecc.), magari insieme all’estratto di aglio. Con polvere di peperoncino piccante, aglio, sapone molle e acqua è anche possibile fabbricare un efficace insetticida bio contro afidi, tripidi, aleurodidi (mosca bianca) ed altri insetti.

Nel maneggiare le polveri dei peperoncini “super hot” per produrre insetticidi casalinghi è bene operare con cautela per non sperimentare sulla propria pelle gli sgradevoli effetti della piccantezza estrema.

 

 

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