I consigli di coltivazione
ESPOSIZIONE
Il cavolfiore gradisce l’esposizione in pieno sole.
TEMPERATURA
I cavolfiori hanno le condizioni di crescita ideali a 18-25°. In fase di accrescimento tra 0-5° si blocca lo sviluppo. Soffrono le alte temperature estive più degli altri cavoli. Per la formazione del fiore in autunno sono necessari 9-14°, in inverno 5-10°; temperature più elevate, senza escursione termica, ritardano la formazione del fiore rispetto al normale ciclo delle varietà. Le varietà tardive invernali resistono a temperature sotto 0°. Nei trapianti più precoci e quando le temperature scendono sotto i 12° il cavolfiore si giova di protezione con nylon o tnt bianco.
TERRENO
I cavolfiori si adattano facilmente a tutti i tipi di terreno ma preferiscono quelli fertili, freschi e ricchi di sostanza organica, ben drenati. Gradisce pH tra 6,5-7 ma tollera anche pH 7,5. È consigliabile attendere 3 anni prima di trapiantare cavolfiori dove sono stati coltivati dei cavoli.
TRAPIANTO
Distanze: il sesto consigliato per il cavolfiore è di 40-50 cm sulle file e 50-70 cm tra le file. Per le varietà più vigorose e nei terreni più fertili e concimati si utilizzino i sesti più radi.
Epoca: trapiantare nel periodo più adatto è un aspetto fondamentale per il successo nella coltivazione del cavolfiore. Il ritardo eccessivo nella messa a dimora è la causa principale di raccolti tardivi rispetto alle aspettative e dei casi di insuccesso. In primavera il periodo ideale per trapiantare il cavolfiore è marzo-aprile. Maggio e giugno sono mesi meno favorevoli, poco indicati nelle aree di pianura. Per la raccolta autunno-invernale l’epoca di trapianto più favorevole è da fine luglio a tutto agosto al centro-nord e agosto-settembre al centro-sud. Nelle aree di alta collina e montagna i trapianti si effettuano tra aprile e luglio (utilizzando varietà con ciclo inferiore a 100 giorni).
Varietà: si decide che cavolfiori trapiantare in funzione di quando li si desidera raccogliere. Per averli pronti già a metà ottobre bisognerà mettere a dimora ai primi di agosto almeno una varietà precoce (70 gg). Per un raccolto prolungato e scalare nel tempo è consigliabile trapiantare contemporaneamente più varietà, con differente ciclo di maturazione. È facile programmare il raccolto dall’autunno a tutto l’inverno utilizzando sia varietà precoci che tardive.
CONCIMAZIONE
Il cavolfiore richiede concimazioni molto generose. Si avvantaggia di una concimazione di fondo ricca, con stallatico (oppure pollina, compost o agrogel) e un concime NPK ricco in potassio (1-1-3 o 1-1-2) con zolfo (S) calcio (Ca) e Boro (B). Nel corso della coltivazione si potrà intervenire nuovamente con prodotti NPK più ricchi in azoto (N), qualora le piante crescessero stentatamente, oppure in potassio (K), qualora le piante risultassero eccessivamente vigorose. Evitare di abbondare con concimi ricchi in azoto, che fanno vegetare eccessivamente le piante, ritardandone la maturazione e rendendole più sensibili ai patogeni.
IRRIGAZIONE
Il cavolfiore soffre particolarmente sia la siccità che i ristagni. Gradisce irrigazioni frequenti nelle prime settimane dopo il trapianto (indicativamente 2-3 volte a settimana nei periodi più caldi), con quantità moderate che mantengano il suolo umido, ma senza ristagni. Poi si potranno diradare gli interventi, aumentando le quantità (indicativamente 1-2 volte alla settimana nei periodi più freschi, 1-3 volte a settimana in estate). Le piante dovranno essere irrigate più abbondantemente, evitando la carenza d’acqua, in fase di ingrossamento del fiore.
CURE COLTURALI
Sarchiatura: la sarchiatura periodica tra le file è un intervento superficiale da effettuare con la zappa per eliminare le malerbe, arieggiare il terreno e mantenere l’umidità. L’operazione si effettua ogni 15-20 giorni e si sospende quando le piante sono ben sviluppate. È opportuno ripeterla anche dopo precipitazioni (che compattano il terreno), dopo la concimazione e nelle zone dove si evidenzino ristagni.
Protezione dal freddo e dal sole: nei trapianti primaverili ed estivi, i cavolfiori si giovano di una protezione con TNT per alcuni giorni dopo il trapianto. Nelle stagioni intermedie in caso di periodi freschi con temperature di 0-10° la copertura con TNT permette di ridurre lo stress termico.
RACCOLTA
Il “pomo” del cavolfiore compare all’ultimo momento, nascosto nel cuore della pianta, dopo mesi in cui si notavano solo grandi foglie. In poche settimane, “improvvisamente”, il cavolfiore è pronto, cogliendo spesso di sorpresa l’orticoltore. Scopriamo in anticipo quando sarà pronto e come raccoglierlo per preservarne la qualità.
Calcolare i tempi: per sapere in anticipo quando saranno pronti i cavolfiori, bisogna appuntarsi la data esatta di trapianto e le varietà utilizzate. Controllando il ciclo di maturazione indicato nelle confezioni delle piantine, con un semplice calcolo conoscerai il momento probabile di raccolta. Trapiantando il 15 agosto un cavolfiore che matura in 70 giorni bisogna aggiungere 70 giorni al 15 agosto, quindi sarà pronto tra il 20 e il 30 ottobre. I giorni del ciclo non sono un tempo esatto, ma un’indicazione affidabile quando non intervengono fattori sfavorevoli. Nel nostro esempio intorno al 15 ottobre si potrà verificare l’accrescimento, scrutando il cuore della pianta per essere pronti, qualora la maturazione fosse in anticipo rispetto alla norma.
Dimensione e forma: la grandezza del “fiore” varia in funzione di molti fattori; non si può quindi basarsi solo sulla taglia per capire il momento la raccolta. Nei cavolfiori romaneschi e nei maceratesi il pomo in crescita è ben visibile al centro della pianta: quando la forma è quella tipica e le dimensioni stabili da alcuni giorni si possono raccogliere. Il cavolfiore tradizionale a maturazione è nascosto, protetto dalle foglie, quindi bisogna verificare le dimensioni affondando le mani nella vegetazione e controllando che sia “bello pieno” in prossimità del periodo presunto di raccolta (considerando il giorno di trapianto e il ciclo della varietà). Quando il pomo è ben visibile dall’alto, significa che è maturo da giorni e da raccogliere rapidamente. La permanenza in campo a maturazione porta a un decadimento di colore, compattezza e sanità del fiore nel giro di pochi giorni. Cavolfiori di piccole dimensioni ma completamente scoperti dalla vegetazione non crescono più e stanno invecchiando.
COME SI RACCOGLIE
Il cavolfiore si raccoglie tagliandolo alla base del fiore con un grande coltello, lasciando 3-4 foglioline a protezione del pomo. Dopo la raccolta la pianta ha esaurito il suo compito e si può estirpare.